ino Bellucci è nato a Perugia nel 1921, cresciuto in campagna in quanto figlio di contadini, è forgiato alla fatica ed alla responsabilità, in altri termini, a “cavarsela da solo”. All’inizio della II guerra mondiale viene arruolato nella marina, dove, con impegno e dedizione massima, raggiunge il grado di sergente. Lì vi rimane fino alla fine del conflitto dopodiché, viene congedato. Preso sempre dall’inventiva, avvia subito alcune attività commerciali nel settore a lui più congeniale, quello cioè dei prodotti agricoli, principalmente cereali ed affini, che conduce in maniera proficua per circa 15 anni. Siamo intorno al 1960, in tutto il Paese si sente aria di rinnovamento e tutti i settori ne sono investiti, compreso quello alimentare. Pur restando l’autoconsumo predominante all’interno delle famiglie italiane, mano a mano che l’urbanizzazione progredisce, lascia sempre più spazio alla commercializzazione. Non fa eccezione il settore enologico che, anzi, risente tra tutti in maggior misura di questo tipo di innovazione. Gino Bellucci, tra i primi in Umbria, intuisce questa necessità, avviando ad integrazione delle attività esistenti, anche quella enologica. Realizza un primo impianto di imbottigliamento manuale, tale da consentirgli di confezionare circa 20 Hl. di vino al giorno.
Le caratteristiche qualitative dei vini prodotti e commercializzati nella regione incontrano il favore dei consumatori, premiando così l’iniziativa, tanto che nel 1970 Gino Bellucci sente l’esigenza di un primo consistente ampliamento delle strutture, sia di stoccaggio (50.000 Hl. circa), sia delle linee di confezionamento. Tale sviluppo continua ininterrottamente negli anni a venire, c’è il bisogno di procedere alla realizzazione di vigneti, in linea con lo sviluppo vitivinicolo umbro (riconoscimento dei vini D.O.C., oggi D.O.P.) e dell’esportazione in paesi non tradizionalmente consumatori di vino. Nel 1986, in concomitanza con lo stesso sviluppo viticolo dell’azienda agraria, viene effettuato un ulteriore consistente investimento, che porta le cantine a raddoppiare lo stoccaggio dei vini ed ad un rinnovamento delle linee di vinificazione e di imbottigliamento.
Altro risultato conseguito, del quale Gino Bellucci va fiero, è quello di non essere mai stato né implicato, né sospettato, di aver compiuto o tentato frodi nella produzione e nel commercio di vini e prodotti affini. In tempi di scarsa “religiosità” questi princìpi e comportamenti fondamentali sono stati, e lo sono tutt’ora, il filo conduttore che hanno sempre animato lo spirito di Gino, e dell’azienda, che ha sempre lavorato nel rispetto e nel soddisfacimento della clientela. Egli intende proseguire questa filosofia tramite il figlio Renzo, a cui lascia, a causa della sua età avanzata prima, e purtroppo dalla sua scomparsa poi, la conduzione dell’azienda. Renzo Bellucci, non appena conseguito il diploma da Enotecnico presso la “scuola di viticoltura e di enologia” di Conegliano Veneto, nel 1972, si mise al fianco del padre, acquisendo l’esperienza necessaria per proseguire, insieme alla sua famiglia, l’attività viticola ed enologica della Gino Bellucci s.r.l..
Oggi la società gestisce circa 40 Ha. di vigneti specializzati realizzati a partire dagli anni ’70 ad oggi. Sono ubicati tra le più belle colline del perugino, in prevalenza lungo il tratto che collega Perugia a Marsciano, e tutti rientranti nel territorio di produzione dei vini D.O.P. “Colli Perugini”. Sono dislocati in diverse località: San Fortunato della collina, San Martino in colle e San Martino in campo. La produzione di vino che ne deriva è attestata intorno ai 10.000 Hl. all’anno (variabile a seconda delle annate favorevoli, con maggior produzione di uve, o meno) e le tipologie di vini derivanti contano 11 varietà differenti, quasi tutti a denominazione e indicazione geografica protetta (D.O.P. e I.G.P.). Le uve prodotte e lavorate dall’azienda sono Grechetto, Pinot Grigio, Manzoni Bianco, Chardonnay, per la produzione dei vini bianchi, Merlot, Sangiovese e Cabernet per la produzione dei vini rossi. I vigneti di più recente realizzazione, già entrati in produzione, sono il Manzoni Bianco (I.G.P.) e il Pinot Grigio (I.G.P.). Quest’ultimo ha subìto un incremento delle superfici coltivate rispetto al passato. L’azienda effettua tutti i processi, dalla raccolta delle uve proprie all’imbottigliamento del prodotto finito.
I vini vengono distribuiti in gran parte del Paese e all’estero, alcuni nelle catene di grande distribuzione, altri destinati alla ristorazione; è comunque possibile trovare l’assortimento completo, e addirittura altri vini particolari e sempre di altissima qualità, nel punto vendita inaugurato nel 2009, la Vinoteca Bellucci, una struttura improntata sulla tipicità del territorio che richiama la filosofia seguita dalle Cantine Bellucci. La struttura è stato l’ultimo passo verso il completamento dei punti fondamentali che permettono ai consumatori di acquistare il prodotto direttamente da chi lo produce.